Che la pulizia sia fonte di inquinamento può essere intuitivo e i detersivi e detergenti che usiamo tutti i giorni hanno un grande impatto sull’ambiente. A casa ognuno può scegliere un prodotto piuttosto che un altro, ma per quanto riguarda gli uffici è il caso di rivolgersi ai professionisti.
Anche i prodotti per la pulizia professionale possono essere green. Scopriamo insieme le migliori marche e come assicurarsi che un’impresa di pulizia offra un servizio che rispetti l’ambiente.
Certificazioni europee
Come assicurarsi che il nostro detergente professionale rispetti l’ambiente? L’eco-etichetta europea, che sui detergenti professionali è segnalata da una E e dalle stelle dell’unione europea, che insieme ricordano una margherita stilizzata, certifica i prodotti compatibili con l’ambiente. I criteri sono definiti per ogni categoria di prodotto, e la certificazione vale sia per i costi di smaltimento, sia per l’imballaggio che per il consumo.
La certificazione tiene conto anche di diverse tematiche: contributo al surriscaldamento, al problema dell’ozono, all’acidificazione, alla tossicità per l’uomo e per l’ambiente e all’eutrofizzazione, cioè il processo per cui l’ambiente marino o acquatico in generale si arricchisce delle sostanze nutritive che gli mancano, che può essere appunto accelerato da sostanze inquinanti.
Il certificato viene rilasciato per un singolo prodotto e non per l’intera azienda: la domanda deve pervenire con tutta la documentazione tecnica fornita dall’azienda che lo richiede e l’ISPRA (Istituto superiore per la Prevenzione e la Ricerca Ambientale) provvede a una verifica tecnica e alle prove di laboratorio.
Acidi, basici o neutri?
Quali sono le differenze tra detergenti professionali e quelli che normalmente utilizziamo per la casa?
Innanzitutto è bene saper distinguere tra pulitore, sgrassatore e detergente multiuso. Tutti e tre sono composti chimici; alla base della differenziazione ci sono i pH, che che li distinguono in acidi, basici o neutri.
Se neutri, come in genere sono i detergenti multiuso, indicati per le superfici più delicate come legno e vetro, hanno un pH che oscilla tra 6 e 8. Multiuso infatti significa che possono essere utilizzati per lo sporco leggero, per macchie o polvere, e non per tutti i tipi di sporco come comunemente viene inteso.
Gli sgrassatori invece, come indica il nome, sono più adatti per l’unto, il grasso e sono più performanti dei detergenti multiuso. L’ambiente per cui si utilizza di solito è la cucina, hanno un pH elevato e sono quindi basici. Tra questi possiamo includere i detergenti per i forni in cui il grasso è particolarmente difficile da rimuovere, causato dalle diverse cotture.
E i detergenti acidi? Essi eliminano le incrostazioni causate dal calcare, dall’utilizzo di cemento, di gesso, i residui dei saponi, etc.
La pulizia è il risultato dei composti chimici che contengono i prodotti per la pulizia: essi sono i tensioattivi, in grado di abbassare la tensione superficiale dell’acqua che riesce ad aderire allo sporco ed asportarlo successivamente con il risciacquo. Attenzione a non mescolare mai due tipi di detergenti! Essendo composti chimici, potrebbero provocare una reazione, che potrebbe essere nociva non solo per l’ambiente ma anche per il nostro corpo.
Per essere conformi alla certificazione, la maggior parte dei detersivi sono stati realizzati con materie prime di origine vegetale. Se però preferiamo affidarci a qualcuno che di pulizia professionale se ne intende e non vogliamo commettere errori sulla scelta dei detergenti da utilizzare, che rispettino l’ambiente ma che siano compatibili con le superfici che andiamo a pulire, possiamo chiedere a Italiana Servizi, che utilizza per il suo servizio detergenti professionali ecologici.